La mostra fotografica di Sélène De Condat è ispirata al De Rerum Natura di Lucrezio con chiavi interpretative legate al mondo moderno nel quale la plastica è integrata all’ambiente naturale.
Nel suo ultimo lavoro fotografico, l’artista visualizza gli atti volti alla distruzione della natura dagli uomini. Una natura certo proteiforme e complessa, ma anche fragile e soggetta all’intervento antropico. Sélène De Condat evoca il quinto continente – il mondo plastico – come riflesso dell’azione dell’uomo ai danni del vivente e dell’ambiente. Attraverso la rappresentazione di forme vitali sotto vuoto, la fotografa francese denuncia gli orrori economici della nostra società, tesa più ad arricchirsi che a conservare il nostro pianeta per le generazioni future.
Durante l’evento interverrà, il 24 giugno alle 17:30, Milo De Angelis, uno dei maggiori protagonisti della poesia contemporanea, per presentare la sua ultima versione del De Rerum Natura di Lucrezio, edito da Mondadori. Alcuni brani saranno letti dall’attrice Viviana Nicodemo.
Sélène De Condat è un’artista esistenzialista francese. La sua opera fotografica trae ispirazione dal mondo del lavoro quotidiano, dagli antichi mestieri e dal sapere ancestrale. Interessata a ogni aspetto della società. Si ricordano, in particolare, il reportage fotografico ICI BAS sulle fogne di Parigi e L’Hôpital des Poupées (2022), narrazione fotografica esposta a Crumb Gallery di Firenze del lavoro di Federico Squatriti.
Nel 2023 ha presentato al MLAC di Roma la Mostra Viaggio verso la Sapienza, dedicata al mondo degli studenti stranieri che intraprendendo il percorso universitario a Roma.