Superato il bellissimo portale bugnato, entriamo all’interno del Palazzo Comitale che fu residenza degli Orsini. Oltre l’ampia scala ammiriamo, all’interno del chiostro cinquecentesco, le due scalate contrapposte, utilizzate una per raggiungere le stanze vescovili, l’altra i locali del Museo Civico Archeologico.
Il colonnato ionico che circonda l’ottagonale pozzo decorato con l’arme dei conti si alterna al ricco portale quattrocentesco posto all’ingresso del museo diocesano. Nel 2019 riconosciuto dalla Regione Toscana come museo di rilevanza regionale, accoglie al suo interno un bookshop, un guardaroba, un minibar.
Nel salone d’ingresso al Museo osserviamo affrescato sul soffitto il Trionfo degli Orsini, inghirlandato dai segni zodiacali. L’intero complesso espositivo si articola nelle venti e più sale racchiuse su tre piani, nelle quali si trovano esposti, come uno scrigno di rara bellezza, meravigliose opere sacre di oreficeria e argenteria.
Particolarmente interessanti sono le sculture lignee, tra cui la statua in grandezza naturale del grande capitano di Ventura Niccolò III Orsini (secolo XVI), conservata all’interno di un salone con soffitti a cassettoni quattrocenteschi. Nella sala attigua è esposta la statua della Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia (secolo XIV).
L’opera di maggior rilievo ospitata è la predella raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Francesco, datata 1494, dipinta a olio su tavola da Guidoccio Cozzarelli. Di recente scoperta sono gli affreschi rinvenuti nell’ampia sala posta al piano terra. Nei soffitti e sulle pareti possiamo ammirare la rappresentazione dello zodiaco e racemi floreali con stemmi e volti riguardanti la famiglia comitale.