Le chiese di Pitigliano: un viaggio tra spiritualità e architettura
Pitigliano è sede di chiese che raccontano secoli di fede e tradizione. Ognuna di queste, con la sua architettura unica e i suoi tesori, è un luogo di spiritualità che custodisce la memoria delle generazioni passate.
Dalla maestosità del Duomo di San Pietro e Paolo, alle piccole e suggestive chiese che punteggiano il borgo, ogni angolo di Pitigliano è testimone di un legame profondo tra religiosità e arte.
In questo percorso, vi invitiamo a scoprire il cuore spirituale della città.

La Cattedrale di San Pietro e Paolo
Nella piazza Gregorio VII ammiriamo la struttura della Cattedrale (il Duomo di Pitigliano) in stile barocco settecentesco, dal contiguo loggiato costituito da due file di arcate con volte a crociera.
Dell’originale Chiesa, a impianto romanico con aula unica dedicata a “Sancti Petri”, non resta nulla, per il conseguente rifacimento cinquecentesco, di cui oggi possiamo soltanto ammirare il portale con timpano e colonne.
Nel rifacimento strutturale della chiesa e dell’attuale facciata in stile barocco, si aggiunsero nel 1758 possenti lesene ornate da stucchi a volute architettoniche e due nicchie con le statue di Pietro e Paolo.
Sopra ai due ordini della facciata è posto un bassorilievo di marmo di Carrara, sul quale è rappresentata l’assunzione della Vergine tra gli angeli e i santi Rocco e Antonio.
Annessa alla struttura ecclesiale, la torre campanaria a tre ordini (35 metri di altezza), fattore caratterizzante per Pitigliano.
All’interno, il Fonte Battesimale del secolo XVI, precede la pregevole tela di Francesco Vanni (1563-1610), sul quale è riprodotta la Madonna del Rosario.
Nel presbiterio sono conservate due grandi tele del pittore Pietro Aldi (1885), dedicate a Ildebrando Aldobrandeschi (Papa Gregorio VII): nella prima è raffigurata l’umiliazione di Enrico IV a Canossa, nell’altra Ildebrando riceve la vocazione divina nella bottega del genitore Bonizo.
Nell’Altare maggiore fa sfoggio la spettacolare macchina, composta da sei colonne dorate con angeli che sorreggono una grande corona.

La Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco si torva al centro del borgo, superata la piazza San Gregorio VII.
Presente dal 1066, nei possedimenti della diocesi di Sovana, con il titolo di Santa Maria, fu eretta sopra un antico tempio pagano.
Oggi, del primitivo edificio romanico (sec. XII), possiamo vedere un’interessante scultura inserita nel lato ovest: si tratta di un'opera che rappresenta una figura maschile, simboleggiante la fermezza e la forza di contrapporsi alla tentazione del male, tra due figure “bestiali”.
La chiesa è raggiungibile da due agevoli scalinate, raccordate da una fontana con vasca.
Sulla facciata cinquecentesca, con rosone a vetrata, è rappresentato San Rocco; l’interno si presenta a pianta trapezoidale con aula, transetto, emiciclo absidale, presbiterio e la contigua torre campanaria.
Lo schema costruttivo a copertura presenta tre navate con colonne in travertino di varia ornamentazione.
Nell’abside appaiono dipinti di figure umane che osservano la maestà della Vergine, assunta in cielo tra nuvole e angeli.
Sulla parete del timpano, sopra l’abside, si distinguono alcuni stemmi policromi, appartenenti ad alcuni Vescovi che si sono succeduti nella Diocesi, oltre agli stemmi del Granducato di Toscana, di Casa Savoia e quello della comunità di Pitigliano.
Nella parete esterna all’ingresso della torre campanaria è collocato l’affresco della “Madonna del Viandante” (XVI secolo), strappato dall’originale luogo, posto all’interno di un’edicola, fuori dall’abitato.

Il Santuario della Madonna delle Grazie
La struttura ecclesiale dedicata al culto mariano è venerato dalla popolazione come il più antico Santuario diocesano, probabilmente eretto prima del 1400 quando i francescani conventuali si occuparono della sua custodia.
Nel 1580, nel caldo torrido dei mesi estivi, si sviluppò a Pitigliano un’epidemia provocando un gran numero di morti.
La popolazione, colpita nel profondo dell’animo, si rivolse con rinnovata devozione alla Madonna delle Grazie, esprimendo un voto solenne al Santuario, posto fuori dall’abitato cittadino.
Debellato il male per intercessione della Madonna, si tenne la prima processione il 2 luglio 1581, rito ripetuto per due secoli sino al 1783, quando la processione fu spostata all’8 settembre per la ricorrenza del nome di Maria.
Da allora sino a oggi è venerata la Sacra Immagine della Beata Vergine, conservata in una nicchia all’interno del Santuario e posta alla visione dei fedeli.

La Chiesa di Santa Maria Assunta
La chiesa di Santa Maria Assunta fu realizzata nel 1843, su ordine dal Granduca Leopoldo II di Toscana, e consacrata nel 1855.
L’ampio portale d’ingresso, caratterizzato da un frontone con cornice triangolare e mensole è decorato da un moderno mosaico composto da tessere vitree raffiguranti la Vergine che mostra il suo cuore immacolato.
L’interno presenta un'unica navata con tre volte a crociera sorrette da otto pilastri; nella parete est sono rappresentate immagini sacre in tre vetrate multicolori.
Nell’abside, un grande quadro esposto mostra dipinta l’Assunta, Santa Chiara e altro santo; nelle piccole cappelle laterali si trovano contrapposte due statue della Madonna, in un panneggio celeste, e il Cristo benedicente.